venerdì 2 maggio 2014

1° MAGGIO NEL RICORDO DI GRAMSCI


Da "Gramsci e il suo tempo", Longanesi, Milano
       Nella foto alcuni giornali con articoli sulla morte di Antonio Gramsci. Egli morì il 27 aprile 1937, dopo 11 anni di sofferenze nelle prigioni fasciste.
       Leggiamo, ad iniziare dalla scuola, le sue opere: le "Lettere dal carcere", i "Quaderni del carcere".
       Il nome di Gramsci è scritto a lettere d'oro sulla bandiera dei veri lavoratori. Dalle opere e dai comportamenti emergono la sua umanità e i valori di onestà e giustizia.
       Chi si batte per questi valori e contro la corruzione, oggi, può definirsi gramsciano.
       La sua voce viene dalla lontananza e dall'isolamento del carcere. Ma parla sempre al nostro cuore e alla nostra intelligenza.