sabato 19 ottobre 2013

INTERVISTA CON IL MUSICISTA GIORGIO TERRAGNO


       Ci incontriamo in pizzeria, prima del suo concerto di novembre con la famosa pianista coreana Y. Lee in Corea del Sud. Giorgio Terragno è nato a Manizàles (Colombia). Ma sin da piccolo vive a Galatone (LE).
       Qual è stato il tuo momento speciale? Il diploma presso il Conservatorio di Musica "Tito Schipa" di Lecce. Segna il raggiungimento del 1° traguardo, perché dopo due anni prendo la "Laurea Specialistica di II° livello".
Giorgio con i suoi strumenti

       Parlami degli inizi... I primi approcci a circa 9 anni, grazie a mio padre. M'inculca la passione di suonare nella banda cittadina. Mi fa partecipare all'Associazione "Amici della musica", con le prime nozioni musicali. Mi iscrivo a 12 anni al Conservatorio e a circa 20 conseguo brillantemente il diploma in Percussioni. Abbandono perciò la passione per il calcio (partecipazione ai campionati pulcini, esordienti, giovanissimi nella Scuola Calcio "Gigi Rizzo"), per una scelta di vita.
Giorgio ai tempi della Scuola Calcio

       Quali le tappe essenziali della tua ancor breve carriera? Dopo il 5° anno di Conservatorio, per merito sono inserito per la prima volta nell'organico dell'Orchestra del Conservatorio (master di fiati) e, parallelamente, dell'Orchestra Sinfonica di Lecce. A seguito di una audizione presso l'Orchestra Magna Grecia di Taranto, sono fatto idoneo come percussionista. Inizio a suonare con la Banda di Lecce e altre formazioni bandistiche. Suonare nelle bande del Salento e del sud è una forma di tradizione.
Giorgio in una banda

       I ricordi più belli? Le prime vittorie in ambito professionale per audizioni d'orchestra (come Orchestra di Lecce, Orchestra Magna Grecia di Taranto, 150rchestra di Piacenza, Aleramica di Asti, Orchestra Filarmonica della Franciacorta di Brescia). L'incarico di docente di Percussioni per le Scuole Medie di Torino, Sulmona, Avezzano. La partecipazione come solista in Corea presso Cheong Ju Art Center (Corea del Sud). La proposta di partecipazione a master in Messico, Colombia, Romania.
Giorgio riposa al mare del Salento dopo un concerto

       Le tue aspettative per il futuro? Mi piacerebbe diventare insegnante di ruolo nella Scuola Media. Mi auguro che le cose possano cambiare in Italia nel sistema culturale, in modo che si creino possibilità lavorative. Il mio piccolo sogno è svolgere l'attività musicale e professionale preferibilmente in Colombia, mio paese d'origine.


domenica 2 giugno 2013

UN SALUTO AI GIOVANI TURCHI


       2 giugno: anniversario della repubblica italiana.
       Oggi, sul web, ho trovato questa immagine. E' la testimonianza di quello che avviene in Turchia.
       I giovani, innanzitutto, lottano per difendere i baci, gli alberi, la laicità. Tutto è iniziato da una protesta per la difesa di un parco verde. E la protesta sta diventando una ribellione in tutto il Paese.
       Così leggo su internet. Mi piacerebbe che queste notizie siano tutte vere, che le cose stiano davvero così. Mi auguro che la ribellione vinca. 
       I giovani turchi mi stanno conquistando. In tante parti d'Italia si distruggono gli spazi verdi, il territorio e l'ambiente, s'incrementa il traffico e l'inquinamento. E' bello lottare per città più ecologiche, più giuste, più belle.    

venerdì 24 maggio 2013

RICORDO DI FALCONE



       Rivolgo il più alto saluto e riconoscimento a Giovanni Falcone, ucciso insieme con gli uomini della scorta dalla mafia il 23 maggio 1992.
       Lo voglio ricordare con le parole di Paolo Borsellino, un altro eroe ucciso dalla mafia. 
       Condivido, innanzitutto, la capacità di trasmettere i valori che rendono la vita degna di essere vissuta. 

giovedì 23 maggio 2013

CIAO DON GALLO


       Ciao don Andrea Gallo, prete e compagno di strada! Molte volte ti ho condiviso. Invito a leggere gli articoli de "Il Manifesto".

giovedì 9 maggio 2013

UN GIOVANE DEL '78

       
Quanti insegnanti vedono e discutono con gli studenti "I cento passi", film su Peppino Impastato? Perché  i partiti non usano, nelle nostre città, i suoi metodi di comunicazione e di lotta?
       Sono alcune delle domande che sempre mi pongo, quando ricordo Peppino. Fu assassinato dalla mafia la notte del 9 maggio 1978, mentre tornava a casa dalla sua radio.
       Egli lottava con coraggio contro gli scempi. Responsabili i mafiosi e i loro complici politici e amministratori comunali! La salvaguardia del territorio e dell'ambiente era l'obiettivo.
       Ma la cosa più importante era il metodo. Usava il circolo culturale-musicale, la fotografia, il giornale, la radio libera in modo nuovo ed anche con ironia contro gli esponenti politici e mafiosi. Così informava e coinvolgeva i cittadini.
       Stanotte ho riascoltato la canzone "I cento passi" dei Modena. 

domenica 28 aprile 2013

CONTRO LA VIOLENZA

       28 aprile 2013. Chi conosce e comprende la storia, riesce a prevedere gli eventi. 
       La povertà crescente, i privilegi e le ingiustizie sociali, la sfiducia nei governi portano alla mobilitazione pacifica o alla violenza. Da confrontare il mio post di ieri sul ricordo di Gramsci.
       La mobilitazione consapevole, pacifica è positiva e può contribuire alla rivoluzione, cioè ad un vero cambiamento. 
       La violenza invece genera il varo di leggi speciali, antidemocratiche e illiberali. E si riduce in una sconfitta dei cittadini e, innanzitutto, dei meno abbienti e più deboli.
       Questo insegna la storia!

sabato 27 aprile 2013

RICORDO DI ANTONIO GRAMSCI

       L'intellettuale militante Gramsci, mio compagno di viaggio, moriva il 27 aprile 1937 dopo oltre 10 anni di sofferenze nelle prigioni fasciste.
       "La rivoluzione francese ha abbattuto molti privilegi, ha sollevato molti oppressi; ma non ha fatto che sostituire una classe ad un'altra nel dominio. Però ha lasciato un grande ammaestramento: che i privilegi e le differenze sociali, essendo prodotto della società e non della natura, possono essere sorpassate. L'umanità ha bisogno d'un altro lavacro di sangue per cancellare molte di queste ingiustizie...".
       Così lo studente liceale Antonio Gramsci, agli inizi del 900, terminava il tema "Oppressi ed oppressori".

lunedì 22 aprile 2013

TANTI AUGURI A RITA

       Rita Levi-Montalcini è una delle persone che ha sempre esercitato un potere d'attrazione verso di me.
       Nata il 22 aprile 1909, moriva il 30 settembre 2012. Nel 1986 aveva ottenuto il Premio Nobel in Medicina e Psicologia.
       Quali sono, secondo lei, i compiti dell'insegnante?
       "L'insegnante ha non soltanto il compito di iniziare i bambini e gli adolescenti alla conoscenza dell'immenso patrimonio culturale lasciato a noi in eredità dai nostri predecessori, ma di trasmettere a ognuno dei ragazzi che gli sono affidati la capacità di apprezzare i valori che rendono la vita degna di essere vissuta" ("Rita Levi-Montalcini racconta la scuola ai ragazzi", Fabbri Editori, 2007).
       A questi princìpi ho cercato di attenermi nella professione e nella vita.

sabato 20 aprile 2013

MOBILITAZIONE PER RODOTA'

       Il PD è incapace di mettersi al servizio dell'Italia. Non sa e non vuole ascoltare la propria base. Una dimostrazione di come sono diventati i partiti italiani!
       Alcuni dirigenti del PD sono stati conniventi con il quasi ventennio berlusconiano, che ha fatto dell'Italia un bordello.
       L'ho sempre sostenuto e scritto. Lo ha portato alla luce la vicenda del Presidente della Repubblica. I seguaci di D'Alema e Renzi sono usciti allo scoperto. Dicono di non voler come Presidente Stefano Rodotà, che secondo loro è un "candidato che divide". Rodotà invece unisce gli italiani attorno ai valori di legalità, onestà, giustizia, diritti umani.
       Ecco perché, da circa un mese, martello in internet sul nome di Rodotà. Ed ecco perché ho invitato e invito ancora a mobilitarsi sul suo nome. Mobilitarsi è giusto!

venerdì 12 aprile 2013

Giornaletto5stelle: QUESTA E' LA MIA SCELTA

Giornaletto5stelle: QUESTA E' LA MIA SCELTA: Stamattina il M5S mi ha dato il buongiorno. Alle 10:30 nella mia casella di posta ho trovato un mail da parte dello Staff di Beppe Grillo ch...

mercoledì 3 aprile 2013

PERTINI E RODOTA'



       Il mio Presidente della Repubblica era Sandro Pertini.
       L'ho incontrato, in aprile, nel suo viaggio in Puglia. Invitava ad una nuova mobilitazione contro i nemici della legalità, della giustizia, dell'onestà. Tra lui e la gente s'instaurava un rapporto di comunione.
       Pertini, oggi, comprenderebbe la situazione reale: non per esserne condizionato, ma per trasformarla. Sceglierebbe, per un nuovo governo, una persona d'alto profilo e fuori delle logiche di partito. E la maggioranza del popolo italiano lo capirebbe.
       Oggi Pertini inviterebbe ad eleggere, come suo successore, Stefano Rodotà o uno come lui. Cioè un garante della legalità, contro la corruzione, i costi della politica, il conflitto d'interessi. Avrebbe il coraggio di coinvolgere la maggioranza del popolo italiano.
       Voi suonate le vostre trombe? Noi suoneremo le nostre campane! E tra lui e la gente avverrebbe un rapporto di condivisione.
       Da Napolitano a Rodotà.

martedì 19 marzo 2013

PER STEFANO RODOTA'

       Voglio un Presidente della Repubblica dalla parte dei cittadini, onesto, competente. Ho firmato pertanto, il 5 marzo scorso, la petizione "Per Stefano Rodotà alla Presidenza della Repubblica".
       L'elezione avverrà in Parlamento verso la metà di aprile prossimo. Non lasciamo tutto in mano ai capi dei partiti. Cerchiamo di contribuire dal basso a questa scelta. Facciamolo, a partire dalle città in cui viviamo.
       Questo è il link per firmare: http://www.change.org/it/petizioni/parlamento-italiano-per-stefano-rodotà-alla-presidenza-della-repubblica

domenica 17 marzo 2013

IL COMPITO IMPORTANTE DELLA SCUOLA

       Rivolgo un appello al mondo della cultura e della scuola: professori, studenti, personale non insegnante.
       Siamo consapevoli dell'importanza del nostro compito. Parliamo del momento attuale dell'Italia, della necessità di cambiarla e migliorarla. Parliamo anche di Laura Boldrini e Pietro Grasso, i nuovi Presidenti della Camera e del Senato eletti il 16 marzo 2013.
       Una donna e un uomo di alto profilo, onesti, competenti, fuori delle logiche dei partiti. Ho auspicato con scritti e petizioni la scelta di persone con queste qualità, anche del Presidente del Consiglio.
       Laura, ex portavoce dell'Alto commissariato per i rifugiati, considerata la "pasionaria dei diritti": sempre al servizio dei più deboli in Italia e nei paesi in cui ha viaggiato, sostenitrice tra l'altro del reddito minimo garantito.
       Pietro, ex procuratore nazionale antimafia, considerato l'erede di Falcone: un campione della lotta contro la mafia e della legalità.
       Insegnanti e studenti, scriviamo una bella pagina di storia nella nostra scuola. Personalmente ho sempre discusso con gli studenti di Moro e Berlinguer, di Falcone e Borsellino, di persone che hanno lottato e sono morte per il loro impegno, l'onestà, il rispetto degli altri: valori che rendono la vita degna di essere vissuta.
       Abbiamo un compito importante. Partecipiamo. Interveniamo costruttivamente per cambiare e migliorare l'Italia.        

venerdì 15 marzo 2013

APERTURA DEL PARLAMENTO

       Si apre oggi il nuovo Parlamento, dopo le elezioni del 24-25 febbraio 2013. All'ordine del giorno la scelta dei Presidenti della Camera e del Senato. 
       Vogliamo esempi di legalità e giustizia.


giovedì 14 marzo 2013

UN SILENZIO SPAVENTOSO

       14.3.13. Diciamolo a tutti, in tutte le sedi e con ogni mezzo. Cerchiamo di contribuire, nelle varie città, ad una scelta rivoluzionaria: un Presidente del Consiglio onesto, non legato ai partiti.
       Ho lanciato anch'io questo appello nella mia città. Ho firmato la petizione promossa da www.avaaz.org, votando per Stefano Rodotà. E ne ho dato notizia il 5.3.13, anche sulla mia bacheca di Facebook.
       Mi sono rivolto a tutti, al PD, a SEL. Pochi hanno risposto all'appello. Quello che mi spaventa è il silenzio. Non solo dei partiti, ma di tanti intellettuali o uomini di cultura! Constato che alcuni di essi si limitano a parlare, senza passare all'azione. Ma è grave, come diceva Martin Luther King, "il silenzio spaventoso delle persone oneste".
       Qualcuno mi ha accusato di polemizzare, di sventolare i panni sporchi all'aperto. Qualcuno, addirittura, ha cancellato il mio articolo da una pagina di Facebook. Una talpa, una persona stupida? Roba, comunque, da PDL e da censura fascista!
       Cari partiti, cambiate metodo. Prendete in mano la situazione (anche ai vari livelli locali) e cercate di coinvolgere i cittadini, o siete finiti!

domenica 10 marzo 2013

INTERVISTA CON DANIELE GRECO

Estate 2009. Primo colloquio con il ragazzo d'oro del salto triplo dopo il trionfo agli Europei under 23. Seguiranno il 4° posto all'Olimpiade di Londra  e il 1° agli Europei indoor del 2.3. 2013 con m. 17,70

       "Vivo a Galatone, cittadina in provincia di Lecce. Sono nato il 1° marzo 1989, il più giovane di cinque fratelli, da padre contadino e madre casalinga. Sono alto m. 1,87 e peso 74 kg".
       Si presenta così Daniele, campione europeo di salto triplo. Diplomato all'Istituto Tecnico Industriale con 99/100, è un ragazzo serio ed abbastanza vivace a seconda delle circostanze. La sua passione, oltre all'atletica leggera, è cantare nel coro della chiesa.
       Come sei stato scoperto? "Per caso. Frequentavo la 3^ Media e, poiché mancava uno della squadra, ho partecipato ai Giochi Sportivi Studenteschi (disciplina ad ostacoli). Lì mi ha visto il mio attuale allenatore e mi ha chiesto se volessi iniziare a praticare lo sport dell'atletica".
       Ci soffermiamo sul suo curriculum, dall'esordio del 2003. "Nello stesso anno mi classifico 9° al Campionato italiano cadetti, con m. 12,50. Nel 2004 inizio a finalizzare l'attenzione sul salto triplo, vincendo il Campionato italiano cadetti (m. 14,14)". Nel 2005 salta una grande misura (m. 15,01) e poi giunge 3° ai Campionati Italiani indoor con m. 14,30.
       Il 2006 è l'anno di due primi posti: al Campionato italiano allievi out (all'aperto) e a quello indoor (al chiuso), con la misura di m. 15,07 (seconda prestazione italiana di tutti i tempi). Si classifica 3°, con m. 15,18, ai Campionati del mondo studenteschi (47 nazioni partecipanti). Nel 2007 vince il Campionato italiano allievi indoor a Genova e partecipa ai Campionati europei junior under 20, arrivando 12°.
       "Il 2008 è l'anno della svolta. Faccio grandi risultati. Capiamo quello che si deve fare in futuro". Inizia la stagione alla grande. Conquista con m. 16,12 il record italiano indoor, che apparteneva all'atleta nero Andrew Howe (unico italiano a togliergli il record). Vince quindi il titolo italiano all'aperto con m. 16,25, giunge 4° ai Campionati del mondo junior under 20 (m. 16,33); dopo due settimane vince la Coppa del Mediterraneo, uguagliando il record italiano all'aperto (m. 16,41). Nello stesso tempo corre i 100 metri in 10,38 (miglior prestazione stagionale europea).
       Nel 2009 ottiene, a Torino, il record italiano under 23 con m. 16,83. E diventa, in Germania, campione europeo under 23 con m. 17,20.
       Quali i ricordi più belli? "Il 3° posto al Campionato del mondo studentesco nel 2006 (gara sofferta, con un male alla caviglia), la conquista del 1° titolo italiano nel 2004, la partecipazione ai Campionati europei junior nel 2007, le stagioni 2008 e 2009 da incorniciare".
       Come vorresti la scuola italiana? "Essa ha bisogno di più ore di educazione fisica (come in altri paesi europei) e, soprattutto, di più strutture sportive".
       Come giudichi il paese in cui vivi? "Noto ora più calore ed entusiasmo nei miei confronti, da parte degli amministratori comunali e dei cittadini. Ma devo fare, anche, delle critiche alle varie Amministrazioni. Mancano iniziative (come borse di studio) per incentivare i ragazzi che possono emergere in un'attività sportiva. Non si creano isole pedonali, piste ciclabili, spazi verdi, percorsi di atletica. Si aumenta il traffico nel paese e nel centro storico. Così non si dà ai giovani la possibilità di fare attività fisica all'aperto, né di educarsi ai valori della solidarietà e dell'amicizia". 

giovedì 7 marzo 2013

RIVOLUZIONIAMO 1

       "Un governo di legalità e giustizia! Un Presidente del Consiglio onesto, indipendente, non legato ai partiti!". Questo è oggi il tema centrale. Questo è ora rivoluzionario.
       I partiti dovrebbero discutere su questi punti, informare con vari strumenti, coinvolgere il maggior numero possibile di persone.
       In molte città niente di tutto questo! Silenzio del PD (Partito Democratico). Silenzio di SEL (Sinistra Ecologia Libertà). Nelle riunioni spesso o criticano gli altri e il M5S, o parlano d'altro. Dimostrano di non aver percezione della situazione cruciale, di non capire che dalla scelta di un governo diverso dipende ogni altro problema.
       Sono incapaci di coinvolgere dal basso, di far partecipare la gente alla soluzione dei problemi.
       Ecco perché a perdere siamo sempre noi cittadini!

mercoledì 6 marzo 2013

RIVOLUZIONIAMO

       Tanti italiani, il 24-25 febbraio 2013, hanno creduto di cambiare votando M5S (Movimento 5 Stelle).
       Ora l'Italia si trova spaccata in tre. Il voto, dunque, non basta da solo a cambiare le cose.
       Il voto deve essere accompagnato dalla rivoluzione. Non dobbiamo lasciar fare. Ma contribuire a scegliere un governo nuovo, che dia esempi di legalità e giustizia.
       Interveniamo, con vari strumenti dal basso, per la scelta di un Presidente del Consiglio onesto, indipendente, non legato ai partiti. Ad iniziare dalla nostra città!
       Nessuna fiducia a uomini e partiti, che hanno portato l'Italia al disastro! Personalmente ho firmato la petizione per una persona onesta e preparata come Presidente del Consiglio: Stefano Rodotà.