domenica 16 settembre 2012

RICORDO DI ROBERTO ROVERSI

foto da larepubblica.it
      "La libertà è difficile e fa soffrire". E' uno dei versi più belli del poeta bolognese Roberto Roversi (1923), morto il 14 settembre a 89 anni.
       Lo ricordo come "amico di giovinezza" di Pasolini. Costituirono, negli anni 40, un sodalizio culturale con Francesco Leonetti e Luciano Serra. Nel 1942 pubblicarono, a proprie spese, i loro primi libretti di poesie. Nel 1954-55 avviarono la rivista "Officina".
       Lo ricordo anche come autore dei testi di tre album di Lucio Dalla: "Il aveva cinque teste" (1973), "Anidride solforosa" (1975), "Il futuro dell'automobile" (1976).
       "..... Sono tornato per trovare trovare/come una volta/dentro a questa casa la mia forza./Come Ulisse che torna dal mare" ("Ulisse coperto di sale"). Sono alcuni dei suoi versi che leggevo a scuola.
       Suggerisco a tutti gli insegnanti di leggere Roversi insieme con i loro alunni. 

lunedì 27 agosto 2012

LE MURA DI SANA'A (1974)- PIER PAOLO PASOLINI

       Film breve ma straordinario, girato dopo "Il fiore delle mille e una notte". Sana è la capitale dello Yemen.
       Il tema principale è l'amore per l'ambiente storico e naturale. Pasolini, con le sue opere, vuole infonderci questo amore. Qui c'informa che la classe dirigente abbatte e deturpa i monumenti storici, spinta dal benessere portato dal petrolio.
       Egli rivolge un appello all'Unesco, perché salvi la città dal degrado della modernità. L'appello è accolto 9 anni dopo la sua morte, avvenuta per assassinio nel 1975.
       Sana è dichiarata elemento insostituibile nel patrimonio dell'umanità nel 1984.
       Pasolini fa anche un collegamento con la situazione italiana, rovinata dal cemento e dalla speculazione edilizia. La sua macchina da presa si sofferma sul paesaggio di Orte e sulle relative interviste alla gente della strada. 

mercoledì 9 maggio 2012

PEPPINO IMPASTATO E' VIVO


       Il 9 maggio 1978, di notte, Peppino torna a casa dalla sua radio. Un mafioso lo ferma, lo lega ai binari della linea Palermo-Trapani e lo fa saltare in aria.
       La storia di questo ragazzo degli anni 70 è raccontata, da Marco Tullio Giordana, nel film "I cento passi".
       Peppino, nato a Cinisi (PA), si forma nel '68. Lotta con coraggio contro la mafia. Ne denuncia gli scempi, con la connivenza delle istituzioni. Riesce a bloccare la costruzione di un complesso turistico sulla costa e di un palazzo abusivo di un mafioso.
       Peppino, per combattere la mafia, si serve di un giornale e di "Radio Aut" (creata nel '76). Nel suo programma, "Onda pazza", prende in giro gli esponenti mafiosi con l'arma dell'ironia.
Peppino tra i giovani e i ragazzi della sua città
       Molto importante, per lui, la comunicazione. La sua idea della radio è quella di uno strumento d'interazione con i cittadini. Così essi si sensibilizzano ed acquisiscono una coscienza politica.

martedì 24 aprile 2012

25 APRILE: UNITA' PER LIBERARCI DA UNA CLASSE POLITICA CORROTTA

anni 80: manifestazione popolare

       Il 25 aprile festeggiamo il 67° anniversario della Resistenza, la liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo.
       Cosa fu la Resistenza? A scuola ho sempre letto, insieme con gli studenti, le testimonianze dirette e indirette di coloro che vi parteciparono. Ecco alcune risposte di ex alunni.
       "Le letture fatte in classe ci hanno aiutato a capire gli ideali della Resistenza. Vengono fuori lo spirito e i sentimenti di libertà, di giustizia che provano i partigiani al momento della lotta".
       "La Resistenza è un movimento popolare, di massa per liberare il nostro Paese da una classe dirigente corrotta".
       "La cosa più importante è l'unità. Ci sono idee politiche diverse, ma unità per costruire in Italia un nuovo Stato basato sulla giustizia e sull'onestà".

domenica 26 febbraio 2012

LARGO AI GIOVANI?

       Nessuno, nella nostra società, l'ha messo in pratica. Lo dimostrano lo studio del passato e l'esperienza del presente.
       I giovani, soprattutto nei periodi di crisi, sono considerati "pericolosi" dalla classe al potere. Le precarie condizioni di vita spingono tanti giovani alla devianza, alla ribellione, alla lotta.
       La risposta della classe al potere è quella di controllare o reprimere le associazioni e le lotte giovanili. Una forma di controllo? Convincere i giovani che l'azione politica è valida solo se portata avanti in collegamento con i partiti costituiti.
       Un vero lavaggio di cervello! In questo senso tanti giovani si lasciano condizionare (dirigere). Lo si vede, oggi, soprattutto nelle città in cui si vota e potrebbe avvenire un ricambio della classe politica.
       Gli atti di controllo e repressione hanno lo scopo di impedire la libertà, il ricambio e il cambiamento da parte dei giovani. Questi risultano sconfitti, se sono indecisi e non determinanti.
       I veri momenti di cambiamento avvengono proprio quando i giovani assumono un ruolo determinante nella società. Cioè non si fanno dirigere (condizionare).
       Uno di questi momenti è stato il '68. Le esperienze del '68-69 e dei primi anni '70 hanno portato i giovani a farsi largo con le unghie e con i denti, a costituire un ricambio nei partiti e nei sindacati. E, successivamente, un ricambio di classe dirigente. 

venerdì 10 febbraio 2012

LA BICICLETTA

       Usare, in città, di più la bicicletta e meno l'auto! Chiudere al traffico tutti i centri storici!
       E' un beneficio, uno stile di vita, un obiettivo di una diversa Amministrazione comunale.
       Possiamo (anche così) contribuire a tutelare la vita di tutti, innanzitutto degli anziani, dei bambini, dei più deboli. Contribuire a salvaguardare il nostro patrimonio storico-artistico.
       Chi (oggi come ieri) fa politica con l'auto, i manifesti giganti? E chi fa l'amministratore e non crea le condizioni per un modo diverso di pensare e comportarsi?
       Costoro meritano di essere mandati a quel paese!
   


   
     

giovedì 2 febbraio 2012

ZONA COSTIERA NON VALORIZZATA

scorcio zona costiera
       Le photowalks toccano un Sito d'Importanza Comunitaria (SIC): la zona costiera di Galatone (LE). Si estende, per circa 170 ettari, dal mare alla strada Gallipoli-Nardò.
       Ecco la fascia costiera! La "Montagna Spaccata" è una meraviglia, nonostante le tante ferite infertele. Il Piano Regolatore Generale (PRG), giustamente, ha riservato a quest'area un uso esclusivamente balneare.
       Ci spostiamo sulla fascia successiva, in dolce pendenza, formata da una pineta. Svetta nel verde la Torre d'Alto Lido. Si notano parti prive di verde e una strada abusiva, che taglia il bosco. Il PRG l'ha destinata "esclusivamente a verde pubblico".
       L'altra area, situata in collina, è compresa tra la pineta e la strada Gallipoli-Nardò. E' destinata dal PRG ad attrezzature turistiche: in successione campeggi, centri di ristoro, cinema, piscine, negozi, residenze stagionali.
       Il previsto doveva essere regolamentato da un Piano Particolareggiato, già redatto contestualmente al PRG (1977-78). Ma lasciato da tutti i Sindaci sepolto nel cassetto.
       L'autrice del Piano Particolareggiato, nella sua relazione, così scriveva:" A Galatone esiste una notevole domanda di attrezzature turistiche, insoddisfatta da lungo tempo, che il piano regolatore e il presente piano particolareggiato dovrebbero poter incanalare nelle forme urbanisticamente più corrette e nel totale rispetto della caratteristiche ambientali". (Giornale "Galatone", febbraio 1986).
       35 anni sono passati! Le lotte di singoli e associazioni, innanzitutto, sono riuscite a salvaguardare la zona costiera. Ma le varie Amministrazioni sono fallite nello sviluppo del turismo.   

domenica 22 gennaio 2012

SUSCITARE EMOZIONI

Costa del Salento: altolido e montagna spaccata
       Saper suscitare emozioni! E' una delle cose più importanti nella nostra vita.
       Emozioni nella scuola. Leggere Verga e filmare i luoghi d'ambientazione delle sue opere. Leggere Boccaccio e gustare il film "Decameron" di Pasolini (sia pur tagliato nelle scene piccanti). Con la scelta di canzoni e musiche attinenti.
       Uscire dalle aule e inventare scuola all'aperto, anche facendo nascere dentro l'amore per la città e il territorio.
       Emozioni nella politica. Valorizzare la dignità e i diritti delle persone, innanzitutto dei più deboli. Anziani, minori, disabili! Curare il territorio e l'ambiente, con una raccolta differenziata dei rifiuti, la limitazione del traffico e la riconquista degli spazi pubblici, la salvaguardia di un turismo volto a godere anche il mare e la campagna nelle loro qualità. Promuovere la pratica sportiva come momento di crescita e socializzazione.
       Su questi obiettivi prioritari chiamiamo i ragazzi, i giovani, le scuole alla mobilitazione.
       I politicanti se ne fregano di queste cose. Loro progettano, a tavolino, di mettere le mani sulla città. Pescecani! Camaleonti!
       Ma noi formiamo un gruppo. Un gruppo che susciti emozioni! Ed è da qui che emerge il Sindaco della città come bene comune.

lunedì 16 gennaio 2012

UNA CURA DELLA VIABILITA'

Una delle piazze monumentali più belle di una città del Salento
       E' uno degli obiettivi prioritari di una giusta Amministrazione comunale.
       Vogliamo contrastare il degrado delle nostre città?
       Limitiamo il traffico, promuoviamo l'abitudine all'uso della bicicletta, realizziamo isole pedonali e piste ciclabili verso il mare e la campagna. Un mare e una campagna "di cultura" specie nel sud, come riconoscono tanti turisti!
       Abbiamo proposto, da tempo, questi obiettivi specifici. Per tutta risposta, sindaci e assessori hanno cacciato i cittadini, anziani e bambini, dalle piazze e dai marciapiedi.
       Che fine hanno fatto i piani della viabilità e del traffico, che pure alcuni sindaci hanno avviato anni fa in varie città?
       Sempre queste le risposte: "il piano deve essere studiato", "non ci sono soldi". Eppure, i soldi l'hanno trovati per impiegare parenti e consanguinei. Incompetenti! Impotenti!
       Con quale faccia vi presentate, ancora, per le prossime elezioni di primavera?

giovedì 12 gennaio 2012

LA CULTURA DEL GIOCO-SPORT

il campo di calcetto non realizzato in 15 anni
       Cultura, Scuola, Sport: promozione della pratica sportiva come momento di crescita e socializzazione. E' uno degli obiettivi prioritari di una giusta Amministrazione comunale nelle nostre città.
       Nelle mie passeggiate fotografiche nel Salento, capito presso un campo sportivo. Di fianco uno spazio di sterpi e erbacce, simile ad una discarica a cielo aperto! Destinato a un campo di calcetto.
       Il sindaco Roberto lo incluse nel "Rendiconto di 4 anni di Amministrazione comunale" (1994-98): "realizzazione campetto di allenamento adiacente al campo sportivo".
       A tale carenza si aggiungono il penoso e pericoloso terreno di gioco del campo sportivo, il Centro Sportivo Polivalente lasciato nell'abbandono e nel disfacimento.
       Tutti, a parole, condividono che lo sport favorisce una crescita psico-fisica dei bambini e dei ragazzi. Ma tanti amministratori (sindaci, assessori alla cultura e allo sport) nei fatti se ne dimenticano. Risultano, così, dannosi   anche per la salute dei propri figli.
       Smemorati, bugiardi, colpevoli, ridicoli! Non realizzate attrezzature per il gioco-sport, equamente distribuite nelle varie zone delle città e secondo le fasce d'età. Ma non fate nemmeno la manutenzione delle strutture esistenti, con continui aggravi sul portafoglio dei cittadini.
       Come mai non siete stati capaci di fare un semplice campetto in circa 15 anni?

venerdì 6 gennaio 2012

UNA CURA DEGLI SPAZI APERTI

Una città del Salento: cura della piazza
       E' uno degli obiettivi prioritari di una giusta Amministrazione comunale nelle nostre città.
       Valorizziamo piazze, larghi, spazi sportivi, con zone pedonali a verde e fiori ed esperimenti di chiusura al traffico.
       Passeggio, in successione, nelle Piazze Orologio, Crocefisso, Itria, S. Sebastiano di una città del Salento.
       Ecco Piazza S. Sebastiano nella foto! A sinistra l'antica porta d'accesso al centro storico, sormontata dalla statua del santo. In fondo, non c'è più il demolito mercato coperto (diventato una discarica). Al suo posto deve sorgere una zona di respiro, senza auto, dal color verde dominante, con una cupola che evidenzia l'antico frantoio ipogeo.
       La città è lasciata nell'abbandono e nel degrado. Ma potrebbe esser vissuta, dai residenti, e visitata dai turisti nelle sue qualità (nuova forma di turismo).
       Negli spazi aperti si riunivano, comunicavano, facevano amicizia giovani, anziani, bambini, uomini e donne, di qualsiasi colore. Politici comici e incompetenti hanno cacciato i cittadini dalle piazze e dai marciapiedi. Dobbiamo ritornarvi, con le buone o con le cattive.
       Ma tu perché non prendi al balzo le palline?

giovedì 5 gennaio 2012

UN RAGAZZO DEGLI ANNI 70

Peppino con i giovani e le donne
       Peppino Impastato avrebbe compiuto 64 anni. La sua storia è raccontata da M.T. Giordana nel film "I cento passi".
       E' un giovane di Cinisi (Palermo). Si forma nel '68. Lotta con coraggio contro la mafia. Ne denuncia gli scempi compiuti con la connivenza di politici e amministratori. Riesce a bloccare, anche, la costruzione di un complesso turistico sulla costa.
       La motte del 9 maggio '78, Peppino torna a casa dalla sua radio. Un mafioso lo ferma, lo lega ai binari della linea Palermo-Trapani sopra una carica di tritolo. E lo fa saltare in aria.
       Quali i suoi strumenti di lotta? Comizi in piazza, mostre fotografiche, un Circolo culturale e musicale, un giornale, "Radio Aut" (creata nel '76). Nel suo programma, "Onda pazza", prende in giro gli esponenti politico-mafiosi con l'arma dell'ironia.
       Perché non usate questi strumenti di comunicazione, nelle nostre città, per sensibilizzare e coinvolgere i cittadini? 

martedì 3 gennaio 2012

SEGUIRTI E' DOLCE IN QUESTO MARE

       Con l'immagine in alto a destra, un benvenuto anche agli amici di Splinder! Questo ci lascia con il nuovo anno. E, certamente, ci dispiace.
       Splinder è la piattaforma a cui molti di noi hanno appoggiato i loro blog. E' stato un modo d'informare, di comunicare, un piacere, una consolazione nel mare della vita.
       Ora cerchiamo un altro mezzo, un'altra compagnia. Personalmente, sono migrato in questo lido. Non penso di trasferire i miei scritti. Magari li proporrò volta per volta, come revival.
       L'importante è non smettere di informare, continuare a comunicare con gli altri. Teniamoci in contatto.
       Seguirti è dolce in questo mare!